Perché investire in obbligazioni?

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E’ possibile costruire dei portafogli che, allo stesso tempo, offrano rendimenti interessanti e siano in grado di reggere dignitosamente gli eventi avversi dei mercati? Perché il “core” di un portafoglio dovrebbe investire in obbligazioni, lasciando agli asset di puro rischio una parte contenuta?

Gestire i rischi finanziari non significa evitarli, ma significa affrontarli in modo consapevole ed efficiente, nel rispetto dell’equilibrio globale di un portafoglio. Un portafoglio che prescinde dall’investire in obbligazioni è un portafoglio che presenta disequilibri più o meno importanti, ed è – molto probabilmente – destinato a fallire l’obiettivo di un rendimento regalando amare sorprese.

Investire in obbligazioni significa (ovviamente salvo il default dell’emittente) garantirsi un ritorno certo a scadenza, flussi cedolari durante il mantenimento in portafoglio dei titoli e la possibilità di ottenere un extra-rendimento quando i mercati permettono una movimentazione dinamica.

Un investitore saggio, che voglia davvero prendersi cura del proprio patrimonio, dovrebbe seriamente considerare di investire in obbligazioni una buona parte del portafoglio, costruendo così un portafoglio equilibrato nel suo complesso. Questo approccio mentale è raro, poiché si è ancora convinti che i bond non possano dare soddisfazione, a maggior ragione se si guarda al triennio 2015-2018 dove il QE ha letteralmente mortificato un mercato così importante.

Tuttavia, investire in obbligazioni significa individuare le emissioni obbligazionarie con un buon appeal: da quelle con Credit Risk ragionevole che offrono rendimenti interessanti a quelle con strutture complesse che attraverso un’attenta analisi del prospetto informativo possono rivelarsi attraenti e remunerative. Non di meno, investire in obbligazioni vuol dire sfruttare (quando i mercati lo permettono) eventuali concambi tra emissioni “gemelle”, oppure la possibilità di acquistare sotto il “fair” price e vendere in seguito nell’intorno del “fair” price.

È questa la filosofia su cui si basa il portafoglio “Rischio Contenuto”, apprezzata rubrica di LombardReport.com, pensata per gli investitori che hanno a cuore i loro risparmi e non desiderano rincorrere chimere di rendimento correndo rischi esagerati.

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